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Palestina, il rapporto sui diritti umani della relatrice Onu: “Popolazione vive in un carcere a cielo aperto’. Amnesty: “Regime di apartheid”

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“Per oltre 55 anni l’occupazione militare israeliana ha impedito la realizzazione del diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese nei territori che Israele occupa dal 1967, comprendenti Cisgiordania, Gerusalemme e Gaza, violando ogni componente di tale diritto e perseguendo intenzionalmente la ‘de-palestinizzazione‘ del territorio occupato”. A sottolinearlo è stata Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati dal 1967, durante la presentazione alla sala Zuccari del Senato del suo primo rapporto, divulgato all’Assemblea Generale Onu lo scorso fine ottobre.

Il Rapporto ha mostrato come l’occupazione israeliana “violi la sovranità territoriale palestinese, sequestrando, annettendo, frammentando il territorio occupato, e trasferendovi la propria popolazione civile nel territorio occupato e mantenendovi una presenza militare”. E ancora: “L’occupazione mette in pericolo l’esistenza culturale del popolo palestinese cancellando o appropriandosi dei simboli che esprimono l’identità palestinese e viola la capacità dei palestinesi di organizzarsi come popolo, libero dalla dominazione e dal controllo alieno, reprimendo l’attività politica, la difesa e qualsiasi forma di attivismo e dissenso”, si legge nel Rapporto.

ilfattoquotidiano.it

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