cronaca

L’Unhcr (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati) chiede al governo italiano di reinserire la protezione speciale per i migranti

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A due settimane dall’approvazione definitiva del decreto Cutro, varato dal governo dopo l’ennesima strage di migranti, è arrivata una nota tecnica dell’Unhcr in cui l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati commenta il testo sottolineandone i punti critici. Si comincia riconoscendo alle autorità italiane le difficoltà del caso, e anche lo sforzo compiuto “nell’individuare soluzioni per rispondere alla pressione migratoria e preservare l’integrità e l’efficienza del sistema di asilo, nell’interesse delle persone con bisogni di protezione internazionale”.

Sulle procedure di frontiera e trattenimento dei migranti, l’Unhcr spiega che “possono essere esaminate in tempi più ristretti e in frontiera quelle domande di protezione internazionale che, in una fase iniziale di raccolta delle informazioni e registrazione, appaiano manifestamente infondate”. Mentre il trattenimento “sarà ammissibile nel caso di domande manifestamente infondate, per un periodo limitato, e in ogni caso non eccedente le quattro settimane, allo scopo di concludere l’esame della domanda, fatta salva l’applicabilità delle previste garanzie legali e procedurali”.
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