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Gli obiettivi di giugno del Pnrr stanno già saltando

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Il ministro Fitto in Parlamento ha ammesso le difficoltà a centrare i target della quarta rata. Difficile che si creeranno i 260mila posti attesi negli asili nido entro il 2025. Criticità anche per la costruzione di impianti per il rifornimento delle auto a idrogeno

Sugli asili nido l’Italia è da sempre agli ultimi posti dell’Unione europea. Nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, per questo motivo, è previsto l’obiettivo di realizzare più di 260mila nuovi posti entro il 2025. Ma con molta probabilità, scrive La Stampa, resterà un obiettivo «irrealizzabile».

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Ma l’intervento si concentrerà anche sulla terza e la quarta rata del maxi-finanziamento, che valgono rispettivamente 19 e 16 miliardi. Fitto illustrerà il lavoro fatto negli ultimi giorni per chiudere la trattativa con la Commissione europea e sbloccare così la tranche legata ai 55 obiettivi del secondo semestre dell’anno scorso. I tecnici europei stanno esaminando i documenti, l’auspicio è che i soldi possano arrivare a inizio maggio.

Numeri e date saranno funzionali, nel ragionamento del ministro, a spiegare che la colpa non può essere scaricata sul centrodestra al governo. Poi toccherà ai 27 obiettivi che vanno raggiunti entro il 30 giugno. E qui Draghi non c’entra. Fitto non nasconderà le difficoltà. Parlerà di «criticità». La prima è l’obiettivo intermedio sugli asili, una seconda riguarda la costruzione di impianti per il rifornimento delle auto a idrogeno.

l’inkiesta.it

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