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Sisma in Marocco Villaggi rasi al suolo, migliaia di vittime Si sposta l’Atlante

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La conta dei morti prosegue lenta e tragica: l’ultimo dato ufficiale diffuso dalle autorità di Rabat parla di 2.012 vittime, 2.059 feriti e di un numero imprecisato di dispersi nei villaggi rurali dell’Atlante dove le case sono tutte crollate e si scava sotto le macerie in cerca di miracoli. Uno è avvenuto dopo 16 ore, poi tutto è ripiombato nel silenzio. Il Marocco è sconvolto dal terremoto che si è abbattuto alle 23,11 di venerdì (poco dopo la mezzanotte da noi) a cavallo di montagne e deserto. La scossa principale, trenta secondi, è stata di 6,8 gradi della scala Richter (rilevazioni locali la danno invece al 7,2). L’epicentro non è distante da Marrakech, settantadue chilometri a sud ovest nei pressi di Tata N’Yaaqoub nel municipio di Ighil. L’ipocentro è a 18 chilometri sotto la superficie terrestre. La città Patrimonio mondiale dell’Unesco è gravemente danneggiata, la gente è in fuga. Oltre a Marrakech sono state colpite duramente le province di al-Haouz, Taroudant, Chichaoua, Ouarzazate, Agadir, ma il sisma è stato un incubo notturno in gran parte del Paese, nella confinante Algeria – dove non ci sarebbero vittime – e perfino in Portogallo.  

quotidiano.net

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