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Una settimana dopo l’aggressione subita a Wadi as-Seeq, palestinesi e attivisti israeliani lottano per risollevarsi e accusano un’unità dell’esercito dei “giovani delle colline” e i coloni

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Bruciature di sigarette, percosse, tentativi di violenza sessuale: coloni e soldati compiono abusi sui palestinesi

Gli abusi sono durati quasi un giorno intero. Soldati e coloni hanno arrestato e ammanettato tre palestinesi del villaggio cisgiordano di Wadi as-Seeq e per ore, secondo i palestinesi, sono stati duramente picchiati, spogliati fino a rimanere con addosso soltanto la biancheria intima e fotografati con le manette e in mutande. I rapitori hanno urinato e spento mozziconi di sigarette su di loro. C’è stato anche un tentativo di penetrare uno di loro con un oggetto.

Contemporaneamente, soldati e coloni hanno arrestato gli attivisti israeliani di sinistra che erano presenti, tra cui un minorenne, ammanettandoli, minacciandoli di morte e trattenendoli per ore. Alcuni degli attivisti sono stati picchiati ed hanno affermato che, oltre alla presenza di persone in uniforme, ad un certo momento anche un giovane colono in abiti civili è stato incaricato di sorvegliarli.

Gli attivisti israeliani sono stati rilasciati dopo tre ore, mentre i palestinesi sono stati rilasciati solo in serata da funzionari dell’amministrazione civile e sono stati portati in un ospedale di Ramallah. Entrambi i gruppi sono stati derubati di denaro contante e di un’auto.

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