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Suhaib Alhamms, presidente dell’ospedale kuwaitiano di Gaza: “Niente antibiotici, interventi senza anestesia tra un bombardamento e l’altro: siamo sulla strada

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«Siamo costretti a operare senza anestesia, in assenza di condizioni sterili, senza antibiotici. Si effettuano interventi chirurgici tra un bombardamento e l’altro. Siamo oberati di lavoro, inorriditi, con i cuori spezzati». Suhaib Alhamms, presidente del consiglio di amministrazione dell’ospedale kuwaitiano di Gaza, in continuo contatto diretto con il Presidente dell’Unione medica euro mediterranea, descrive le sempre più precarie condizioni degli ospedali nella Striscia di Gaza: «Siamo sulla strada dell’inferno».

Non ci sono posti letto, «i pazienti sono curati sul pavimento, avvertono ogni grammo di dolore». Tanti riportano ustioni su tutto il corpo: «Non possiamo garantire loro una gestione adeguata». Si amputano intere parti del corpo senza anestesia: «Questo è orribile, questo è disumano», ma non si può fare altrimenti. «Eppure i bombardamenti continuano».«Circa 35 medici e studenti di medicina sono stati uccisi a Gaza dal 7 ottobre insieme alle loro famiglie, per un totale di almeno 116 operatori sanitari morti.

Tra questi consulenti senior e presidi della facoltà di medicina», prosegue il dottor Suhaib Alhamms. L’ultimo bilancio dell’UmemSecondo l’ultimo bilancio dell’Unione medica euro mediterranea, a Gaza si conterebbero più di 8300 morti di cui 3500 bambini, 2080 donne e 500 anziani; più di 2mila cittadini intrappolati e scomparsi sotto le macerie di cui più di 1020 bambini; più di 120 morti tra i medici e professionisti della sanità; 2mila studenti e 70 insegnanti morti. 

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