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Abuso d’ufficio: abrogatio cum abolitio nel ddl Nordio

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Nei giorni scorsi, al Senato, la Commissione Giustizia ha iniziato la votazione degli emendamenti al c.d. Disegno di legge Nordio, il quale prevede diverse modifiche al codice penale, al codice di procedura penale, all’ordinamento giudiziario e al codice dell’ordinamento militare.
Più precisamente, in data 10 Gennaio 2023 la maggioranza ha approvato il testo che prevedere l’abrogazione del reato di abuso d’ufficio, previsto e punito ai sensi dell’art. 323 c.p. ed ha bocciato tutti gli emendamenti delle opposizioni.
Giova, pertanto, sin da subito evidenziare che, secondo i contrari, il principale rischio insito nel predetto intervento normativo sarebbe quello di sospetta incostituzionalità per contrasto con le previsioni inserite nei trattati internazionali e, in particolare, con la convenzione Onu di Merida contro la corruzione.
Tuttavia, al fine di meglio comprendere le ragioni sottese alle proposte avanzate con il Disegno di Legge, la presente disamina non può esimersi dall’analizzare le ragioni, anche storiche, della presenza nel codice penale del reato di cui all’art. 323 c.p. 

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