cronaca

25 marzo 1911 – Incendio della fabbrica Triangle – morirono 123 donne

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L’incendio di New York è uno degli eventi ricordati come Giornata internazionale della donna ma non è da questo, come erroneamente riportato da alcune fonti, che trae origine la Giornata della donna.

La connotazione fortemente politica della Giornata Internazionale della Donna, l’isolamento politico della Russia e del movimento comunista e, infine, le vicende della Seconda guerra mondiale, contribuirono alla perdita della memoria storica delle reali origini della manifestazione.

Così, nel dopoguerra, l’8 marzo avrebbe ricordato la morte di centinaia di operaie nel rogo di una fabbrica di camicie Cotton o Cottons avvenuto nel 1908 a New York.

Di proprietà di Max Blanck e Isaac Harris, occupava i 3 piani più alti del palazzo a 10 piani Asch building a New York City, nell’intersezione di Greene Street e Washington Place, poco ad est di Washington Square Park.

La compagnia occupava circa 500 lavoratori, la maggior parte giovani donne immigrate dalla Germania, dall’Italia e dall’Europa dell’est. Alcune donne avevano 12 o 13 anni e facevano turni di 14 ore per una settimana lavorativa che andava dalle 60 ore alle 72 ore. Pauline Newman, una lavoratrice della fabbrica, dichiara che il salario medio per le lavoratrici andava dai 6 ai 7 dollari la settimana[3]

Il pomeriggio del 25 marzo 1911, un incendio che iniziò all’ottavo piano della Shirtwaist Company uccise 146 persone. La maggioranza erano giovani donne italiane e ebree dell’Europa orientale. Poiché la fabbrica occupava gli ultimi tre piani di un palazzo di dieci piani, 62 delle vittime morirono nel tentativo disperato di salvarsi lanciandosi dalle finestre dello stabile non essendoci altra via d’uscita.

I proprietari della fabbrica, Max Blanck e Isaac Harris, che al momento dell’incendio si trovavano al decimo piano e che tenevano chiusi a chiave gli operai per paura che rubassero o facessero troppe pause, si misero in salvo e lasciarono morire le donne e gli uomini rimasti intrappolati

Il processo che seguì li assolse e l’assicurazione pagò loro 60.000 dollari per i danni subiti (corrispondenti a circa 400 dollari per ogni morto), il risarcimento alle famiglie fu di 75 dollari.

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