Sentimenti

Il Bene Giornale sentimentale – Gentilezza, la chiave del cuore

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MASSIMO MARZI

“La gentilezza dovrebbe diventare il modo naturale della vita, non l’eccezione”. Buddha

Una progredita vita di relazione dovrebbe essere impostata sulle buone maniere, sull’educazione e sulla civile convivenza.

Purtroppo dobbiamo registrare  ogni tanto il disagio di contatti  con persone spiacevoli e maleducate.

La gentilezza è un pilastro relazionalelo “stile gentile” non deve essere solo occasionale o di circostanza ma un  tratto caratteriale permanente.

Gentildonna e gentiluomo  sono attribuzioni che meritano non solo i nobili ma  tutti coloro che  vivono di raffinate buone maniere.

Per essere riconosciuti bisogna essere riconoscenti: seguiamo le  8 “A”  ed  i nostri giorni diverranno migliori.

Gentilézza: Nobiltà, sia ereditaria sia acquisita con l’esercizio della virtù e con l’elevatezza dei sentimenti…avere garbo, trattare gli altri con cortesia.

La G. con riferimento alla persona.

Sinonimi: affabilità, affettuosità, amabilità, (fam.) carineria, civiltà, cordialità, cortesia, educazione, fair play, garbo, urbanità, [spec. nei confronti delle donne] cavalleria.

Contrari: cafoneria, inciviltà, inurbanità, maleducazione, scortesia, scostumatezza, sgarbataggine, sgarbatezza, villania.

(sintesi dalla Treccani)

Per migliorarci  “partecipiamo”  alle olimpiadi dello stile ogni giorno.

Sul podio della GENTILEZZA salgono coloro che meritano “la coppa della grazia” e la “medaglia olimpionica dello stile”.

Cominciamo dalle piccole cose per conquistare le grandi…

poche pillole di gentilezza:

  1. negli incontri non risparmiamo mai il sorriso
  2. usiamo sempre parole e frasi gentili (grazie, per favore, per cortesia, per piacere, buona giornata, molto lieto, complimenti…)
  3. rendiamoci utili e disponibili (es. aiutiamo una signora a sistemare il bagaglio in aereo…)
  4. rispettiamo i diritti degli altri e favoriamo le loro azioni
  5. interagiamo con buone maniere
  6. nelle giuste circostanze (per uomini) applichiamo le regole della “cavalleria”
  7. diamo una precedenza “in più” nel traffico e usiamo gesti di cortesia (far passare un pedone o favorire un parcheggio)
  8. quando siamo “in fila” in attesa di un servizio, cediamo la posizione a chi ne ha bisogno (donne, bambini, anziani…malati)
  9. quando incontriamo qualcuno non dimentichiamo che il “prossimo” significa il “più vicino”
  10. ricordiamoci che ogni relazione vive di educazione

Nessun atto di gentilezza, per piccolo che sia, è mai sprecato.
(Esopo)

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