La fattura eletttronica: nuovi obblighi all’orizzonte
ALESSANDO DE FILIPPIS
Buongiorno,
mio marito è un piccolo artigiano (idraulico) e da sempre ha fatto le fatture con dei libretti che acquista nelle cartolerie.
risponde il commercialista –
Stiamo sentendo che ci sono delle novità importanti riguardanti l’emissione delle fatture, volevo sapere se ci riguarda.
Effettivamente dal primo gennaio 2019 entrerà in vigore una vera e propria “rivoluzione normativa” che riguarderà tutti i titolari di partita iva, ad esclusione dei soggetti in regime forfetario e pochi altri contribuenti.
Quindi, a partire dal prossimo anno le fatture dovranno essere emesse ed inviate nel rispetto della citata normativa, ovvero:
– Redatte in formato XML con indicazione dei dati “tipici” della fattura e l’aggiunta della pec del cliente oppure di un numero (identificativo SDI) che ci dovrà fornire il cliente stesso;
– Inviate telematicamente all’Agenzia delle Entrate (al Sistema di Intescambio, da ora SDI) utilizzando il software messo a disposizione dell’Agenzia delle Entrate oppure tramite intermediario.
Il SDI controllerà il file fattura inviato e se non ci sono errori rilascia ricevuta inviandola all’emittente e, quindi, invia la fattura elettronica al destinatario all’indirizzo da questi fornito.
Attenzione: tutte le fatture, a partire dal 1° gennaio 2019, non elaborate ed inviate come sopra detto sono considerate non emesse e, quindi, non utilizzabili ai fini della detrazione iva.
Obbligo aggiuntivo riguarda la conservazione delle fatture elettroniche; in proposito l’Agenzia delle Entrate, presso la sezione “Fatture e Corrispettivi”, mette gratuitamente a disposizione i servizi non solo per la creazione e l’invio e la conservazione delle fatture elettroniche (anche con APP per tablet e smartphone).
Ovviamente, è possibile fare autonomamente mediante l’acquisizione di un software per l’emissione e l’invio telematico delle fatture elettroniche, provvedendo sempre alla conservazione.
Quando operiamo con soggetti privati, agli stessi dovrà essere fornita una copia cartacea della fattura, anche a mezzo mail, con l’avvertenza che l’originale “elettronico” è disponibile presso la suddetta area dedicata.
Quando la fattura va fatta a soggetti privati (ovvero senza partita iva), agli stessi dovrà essere fornita una copia cartacea della fattura, anche a mezzo mail, con l’avvertenza che l’originale “elettronico” è disponibile presso la suddetta area dedicata.
Quando operiamo con soggetti privati, agli stessi dovrà essere fornita una copia cartacea della fattura, anche a mezzo mail, con l’avvertenza che l’originale “elettronico” è disponibile presso la suddetta area dedicata.
Per concludere, se il nostro lettore non è in regime forfetario, dovrà attivarsi per tempo in maniera da non farsi trovare impreparato da gennaio prossimo.