Il carcere è una polveriera: ecco la testimonianza della polizia penitenziaria
“Gli agenti della polizia penitenziaria operano a mani nude e sono frequentemente aggrediti dai detenuti. Il carcere non solo non recupera, ma è una polveriera che rischia di esplodere”. E’ la forte testimonianza rilasciata a In Terris dal dott. Leo Beneduci, segretario generale dell’Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria (Osapp). Una persona che – come i suoi colleghi – vive la prigione quotidianamente: una voce al di là delle sbarre come rappresentante dell’ordine in un contesto difficile spesso “inquinato” dalla criminalità organizzata che tende a fare Stato a sé anche nelle prigioni, fomentando rivolte – come accaduto lo scorso marzo in molti istituti carcerari italiani – e che sfrutta la promiscuità per reclutare nuove “leve” tra i giovani detenuti.