cronaca

“Non perdete tempo con me, ho 90 anni”. Ma i medici non si arrendono e lui batte il Covid

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ilgiorno.it – urly.it/38v4c

Como, 15 novembre 2020 – Si è ammalato di Covid ma lo ha sconfitto e ora sta bene. Si tratta di un paziente di 90 anni (91 anni tra pochi giorni), che era stato ricoverato nell’ospedale di Alta Valle Intelvi nel Comasco e che, quando le sue condizioni si sono aggravate, ha chiesto ai medici che lo avevano in cura di non perdere tempo con lui.  Una storia toccante, racconta da Giuseppe Vallo, responsabile Riabilitazione Respiratoria presso Il Cof Lanzo Hospital, sulla sua pagina Facebook.  Una sorta di lettera a quell’uomo così semplice, vero e coraggioso.

“Sei entrato il 1° novembre nel nostro reparto. Quando ho letto la tua data di nascita ho subito notato che hai solo 8 giorni in più di mio papà e quindi presto farai i 91 anni” ha scritto il medico. E ancora:  “Il secondo giorno l’ossigenazione era così bassa che ho dovuto metterti un casco cpap con una percentuale di ossigeno del 100% (considerate che quello che respiriamo è il 21%). Mi hai stretto la mano e mi hai detto: ‘Dottore ho fatto tutto quello che volevo nella mia vita ho 90 anni lasciami andare’“. Vallo ha proseguito: “Il tuo sorriso e la tua dignità mi hanno stretto il cuore così forte che mi sembrava che fossi io quello a cui mancava l’ossigeno. Abbiamo lottato insieme, sono riuscito a farti vedere con un telefono i tuoi parenti, gli infermieri si sono presi cura di te, gli operatori sanitari hanno fatto con amore il loro lavoro, gli addetti alle pulizie hanno pulito sempre la tua camera e oggi, dopo 15 giorni ti abbiamo tirato fuori dalla camera intensiva e sei lì bello come prima. Hai ripreso a camminare e cerchiamo presto di mandarti a casa”. “Ci hai ringraziato così tante volte, ma, la verità, è che noi dobbiamo ringraziare te perché tu ci dai la speranza e la voglia di continuare ogni giorno a lottare. Noi abbiamo salvato te e tu hai salvato noi. E io mentre ti accarezzavo la testa per farti coraggio ho visto mio papà e il mio adorato nonno sorridere”, ha concluso il medico.

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