cronaca

Abusi in Francia, il dolore del Papa. “La Chiesa sia una casa sicura per tutti”

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accistampa.com – urly.it/3fwqk

CITTÀ DEL VATICANO , Dopo due anni e mezzo di lavoro, la Commissione indipendente sugli abusi sessuali nella Chiesa, ha consegnato e presentato il rapporto completo sugli abusi alla Conferenza episcopale francese e alla Conferenza dei Religiosi e delle Religiose di Francia. Dal Rapporto emerge che sono 216.000 le persone aggredite sessualmente da 2.900/3.200 sacerdoti, religiosi e religiose in Francia negli ultimi 70 anni di storia. Cifra che però aumenta a 330.000 se si includono anche tutti coloro che sono stati aggrediti da “laici che lavorano nelle istituzioni della Chiesa cattolica”.

“Vorremmo innanzitutto ringraziare Jean-Marc Sauvé e l’intero comitato, nonché le squadre a cui ha aderito, per il loro immenso e indispensabile lavoro – scrivono i vescovi francesi su un comunicato ufficiale – I risultati del rapporto sono estremamente pesanti. Mostrano una realtà spaventosa che non potremmo immaginare in termini di numero di vittime, percentuale di sacerdoti autori di questi crimini”.

Il Santo Padre è stato informato dell’uscita del rapporto dai vescovi francesi, che ha incontrato nei giorni scorsi durante le visite ad limina, e ne ha appreso con dolore il contenuto. Il suo pensiero va anzitutto alle vittime, con grande dispiacere, per le loro ferite, e gratitudine, per il loro coraggio nel denunciare, e alla Chiesa di Francia, perché, nella consapevolezza di questa terribile realtà, unita alla sofferenza del Signore per i suoi figli più vulnerabili, possa intraprendere una via di redenzione. Con la sua preghiera il Papa affida al Signore il Popolo di Dio in Francia, particolarmente le vittime, perché doni loro conforto e consolazione e con la giustizia possa giungere il miracolo della guarigione”, questo comunica Matteo Bruni, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, rispondendo ad alcune domande di giornalisti.

“Di fronte a tante vite spezzate, spesso distrutte, ci vergogniamo e ci indignamo”, commentano i vescovi francesi.

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