Zubbani a processo per gli Animosi Il nodo dell’ispezione dei vigili del fuoco

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Altra udienza del processo che vede imputato l’ex sindaco Angelo Zubbani, difeso dal legale Riccardo Martini per apertura abusiva di luoghi di spettacolo, ovvero per aver firmato l’ordinanza che di fatto riapriva dopo anni il teatro degli Animosi, al termine del restauro. Dopo le dichiarazioni spostanee dell’ex primo cittadino e sentiti i vigili del fuoco, stavolta è stato sentito direttamente l’ufficio dei Lavori pubblici che si occupò delle pratiche. Davanti alla giudice Valentina Prudente è stato ripercorso il periodo dei sopralluoghi a giugno del 2016, sette mesi prima dell’ultimazione dei lavori e della firma di Zubbani sull’ordinanza che di fatto rialzava il sipario. Il dirigente Luca Adami del Comune ha raccontato di quando la stessa amministrazione, per tutelarsi, aveva pagato un sopralluogo ai vigili del fuoco per avere una lista in anticipo alla riapertura di quello che serviva per non trovarsi poi impreparati al momento del taglio del nastro. Il dirigente aveva poi ricevuto una serie di prescrizioni che dovevano essere esaudite. C’era stata poi la commissione di vigilanza il 23 dicembre e finalmente la firma. Nella primavera del 2017 i vigili del fuoco spontaneamente tornano al teatro degli Animosi e stilano le famose prescrizioni mirato al rilascio della prevenzione antincendi e scrivono 150 punti con le carenze che erano emerse, ma secondo il Comune quest’ultime non sarebbero emerse durante l’esame richiesto, ma soltanto dopo.