Vigili del fuoco

Carcinoma polmonare del vigile del fuoco (Cassazione civile, sez. lav., 12/10/2022, n.29819).

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La Corte di Appello di Genova, in riforma di sentenza del tribunale di Massa, ha dichiarato che il vigile del fuoco – affetto da carcinoma polmonare per il quale era stata riconosciuta la causa di servizio e deceduto – era da considerare vittima del dovere, ed ha condannato il Ministero dell’Interno a pagare al figlio ed alla moglie del lavoratore i benefici per le vittime del dovere.

In particolare, la Corte di Appello ha ritenuto che le condizioni particolari ambientali od operative richieste dalla disciplina per le vittime del dovere potessero riferirsi anche allo svolgimento di attività ordinarie del tipico lavoro del vigile del fuoco.

I Giudici d’Appello, nel valutare autonomamente le conclusioni della CTU di primo grado (che aveva escluso l’esposizione rilevante ad amianto) sulla scorta dei documenti versati in atti, hanno ritenuto la patologia contratta a causa delle particolari condizioni ambientali (in particolare, esposizione al fumo passivo ed a vapori e fumi, che avevano ridotto le difese immunitarie del lavoratore).

Avverso tale sentenza ricorre il Ministero per tre motivi.

https://responsabilecivile.it/

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