cronaca

Lecco: mezzo dei pompieri preso a sprangate, un giovanotto a processo

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A risolvere il caso pedinando fino a casa il “sospettato” sono stati gli stessi vigili del fuoco, come raccontato quest’oggi in Aula da un operatore del Comando di piazza Bione escusso come testimone e dagli agenti della Polizia di Stato che si sono poi occupati della vicenda, approdata ora all’attenzione del giudice monocratico del Tribunale di Lecco Bianca Maria Bianchi.

A distanza dunque di due anni abbondanti dal fatto si è tornati a parlare di quanto successo l’11 luglio 2021 nei pressi della caserma dei pompieri dove un soggetto – apparentemente senza una ragione – ha mandato in frantumi il lunotto posteriore di un mezzo in dotazione al Corpo. Danneggiamento, minaccia e porto di armi o oggetti atti ad offendere i reati contestati a Simone A., classe 1998, individuato come il presunto responsabile dell’accaduto.

Un giovanotto, con il cappuccio della felpa calato sugli occhi, una stampella in una mano e una spranga nell’altra, quel giorno aveva suonato al campanello, proferendo alcune frasi sconclusionate riferite all’acquisto di una vettura, venendo allontanato dal vigile del fuoco in servizio in sala operativa che, dopo qualche minuto, ha avvertito, come i colleghi, un boato all’esterno della struttura, trovando il vetro di un pickup spaccato. Egli stesso, con il proprio capoturno, non ha esitato a salire su un’altra vettura di servizio per seguire il “vandalo” che, allontanandosi, giunto all’altezza dell’oratorio di Pescarenico, si sarebbe sfilato anche la felpa per poi proseguire in direzione del carcere e entrare poi in un caseggiato, non prima di aver minacciato i due pompieri.

LECCONLINE.IT

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