cronaca

Cento anni di Don Milani. Cardinale Zuppi: “Ci costringe a sporcarci di vita vera”

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utti dobbiamo leggere di nuovo “Lettera a una professoressa” e ricordarci che è indirizzata anche a noi. Accettiamo il rigore, l’intransigenza di don Milani. Non è eccesso, ma intelligente amore, evangelico e umano, che aiuta a capire da che parte stiamo e a verificare senza sconti dove siamo stati”. Il Cardinale Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI interviene alla Giornata inaugurale del Centenario di Don Milani che si svolge a Barbiana. 100 anni fa infatti nasceva Don Lorenzo Milani, il prete di Barbiana che voleva una scuola inclusiva.

Per il Cardinale Zuppi “Don Milani non può essere ridotto a banale politically correct, facile esortazione o denuncia. Ferisce, perché svela le parole vuote, la retorica che copre l’inedia e chiama questa per nome, senza sconti. Come disse don Bensi, don Milani è «un diamante che doveva ferirsi e ferire». Egli ci mette di fronte alle nostre responsabilità di ruolo e di paternità, ci chiede di farci carico di chi è più fragile e non di fornirgli istruzioni per l’uso senza aiutarlo, sistema che fa sentire a posto chi può sempre dire “io lo avevo detto” ma senza che si sia mai dato da fare per aiutare”.

“Don Milani ci costringe a sporcarci di fango, di vita vera, perché non si lascia certo ridurre a oggetto da salotto senza cambiare il salotto o senza uscirne, proprio come aveva fatto lui, borghese, colto, che scelse di imparare diventando maestro e alunno dei poveri, stando dalla parte dei poveri per trovare la propria parte, profeta intransigente di cambiamento, obbedientissimo e per questo libero prete della sua Chiesa senza la quale non voleva vivere”, commenta ancora il Presidente CEI.

Per Zuppi la “sfida del futuro inizia nella scuola. Sentiamo la ferita che le disuguaglianze sono aumentate in questi venti anni, come l’abbandono scolastico”. “Con il passare degli anni ci siamo accorti dell’eredità di don Milani guardando alla sua fecondità generativa. Don Lorenzo si è rivelato uno straordinario formatore di coscienze”, conclude il Presidente.

Anche Papa Francesco si era recato a Barbiana il 20 giugno 2017,  in occasione dei 50 anni della morte di Don Milani.

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