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Asili nido, UE blocca fondi per oltre un miliardo: “Servono per nuove strutture non per l’ampliamento di quelli già esistenti”. Braccio di ferro con il governo

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Si stima che circa 100mila dei 264.480 nuovi posti per servizi di educazione e cura per la prima infanzia potrebbero non essere realizzati entro la fine del 2025 come previsto.

La contestazione dell’UE, annunciata recentemente, ha suscitato una forte sorpresa e disappunto nel Governo. L’obiezione riguarda i progetti che prevedono l’ampliamento dell’offerta all’interno di strutture già esistenti. Secondo la rigida interpretazione della Commissione europea, i fondi del Recovery Plan dovrebbero essere riservati esclusivamente per i “nuovi” investimenti, ossia la creazione ex novo di asili nido, escludendo l’ampliamento di strutture preesistenti.

Questo contraccolpo ha suscitato un aspro confronto negli ultimi giorni, durante il quale il Governo ha criticato l’emergere improvviso e tardivo di questa condizione, che non era stata precedentemente discussa. Al momento, non sembra che i tecnici comunitari siano disposti a rimuovere l’ostacolo che, secondo le stime, potrebbe influenzare interventi per oltre un miliardo.

orizzontescuola.it

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