cronaca

Migliaia di migranti abbandonati dalla Tunisia al confine con la Libia senza acqua né cibo. Tunisi: “Ci pensi la comunità internazionale”

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Si sta trasformando in una crisi umanitaria la sequela di espulsioni dei migranti subsahariani che le autorità tunisine continuano ad abbandonare nelle zone desertiche ai confini con la Libia e l’Algeria. Migliaia le persone che secondo le organizzazioni umanitarie vengono deportate e lasciate senza acqua né cibo, comprese donne e bambini. Il presidente tunisino Kais Saied ha respinto duramente le accuse di trattamenti disumani nei confronti dei migranti, parlando di illazioni “degli ambienti coloniali” che “seminano zizzania attraverso i social network trasformati in strumenti di propaganda per destabilizzare il Paese”. Da giorni, infatti, girano foto e video che testimonierebbero le dure condizioni dei migranti espulsi dalla Tunisia. Ma proprio mentre Saied si scaglia con organizzazioni come Human Rights Watch, sale anche l’attenzione dei media internazionali che mostrano in diretta le immagini degli espulsi sulle sponde a Sud del Mediterraneo e rilanciano le loro testimonianze.

IL FATTO QUOTIDIANO

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