IstituzioniUnione Europea

Ultimatum sul Pnrr, poi si rischia l’emergenza

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Il ministro dell’economia, a giugno, aveva garantito «ad horas» il versamento della terza rata di fine anno scorso, ma ora è prevista per ottobre, mentre la quarta slitterà almeno sei mesi. I soldi europei non spesi potrebbero nel frattempo finanziare l’attività ordinaria, ma se non arrivano la cassa piange, i cantieri si fermano e il debito aumenta (20 miliardi). Giancarlo Giorgetti sarà forse un po’ troppo politicamente debole nel far comprendere al suo partito le necessità del realismo, ma è una persona seria, che ha affiancato con autorevolezza Mario Draghi. Per questo, gli avevamo creduto, rassicurati. Ma ora i mesi e i giorni stanno passando e vale anche per lui il preultimatum che ha fissato al 18 luglio la prova della verità. Se anche quella data passerà senza novità, bisognerà davvero cominciare a preoccuparsi.

l’eco di bergamo

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