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Battaglia sul salario minimo

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Alla Camera è ancora battaglia in commissione Lavoro sul salario minimo per legge. Ma alla fine il 19 luglio il voto sull’emendamento della maggioranza di centrodestra che sopprime la proposta di legge per introdurre il minimo di 9 euro lordi l’ora presentata dai partiti dell’opposizione (tranne Italia viva) viene rinviato a martedì prossimo. Nella sostanza cambia poco, perché la maggioranza, in linea con la posizione espressa dal governo, ha i numeri per bloccare il tentativo del centrosinistra, mentre l’acceso dibattito sul tema continuerà appunto fino alla prossima riunione della commissione e poi, c’è da scommetterci, animerà la campagna elettorale della prossima primavera in vista delle elezioni del Parlamento europeo. In ogni caso, le opposizioni sono soddisfatte e rivendicano il rinvio. Il Pd, con Arturo Scotto, auspica che «la maggioranza abbia il tempo per poter rivedere la posizione e rinviare definitivamente l’obbrobrio del soppressivo». Ma il centrodestra ribadisce le sue intenzioni.

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