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Supporto formazione lavoro, l’ex Inps Tridico dice che la piattaforma Siisl è “solo una vetrina”

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La nuova piattaforma per cercare lavoro e formazione, ideata dal governo Meloni, non è niente più che una bacheca di annunci. Dal primo settembre è entrato in vigore il Supporto formazione lavoro, che sostituisce il reddito di cittadinanza per chi è tra i 18 e i 59 anni ed è tecnicamente occupabile. Oltre all’assegno ridotto a 350 euro e la durata non prorogabile oltre i 12 mesi, è anche necessario iscriversi alla piattaforma Siisl, che dovrebbe rappresentare la svolta – negli annunci del governo – per permettere a chi può lavorare di uscire dalla spirale degli aiuti e sostegni al reddito. Ma secondo l’ex presidente dell’Inps Pasquale Tridico, rimosso proprio dal governo con una mossa politica, non è proprio così.

“La piattaforma è statica, una vetrina che non è alimentata direttamente dalle aziende con i posti di lavoro vacanti – dice Tridico all’Ansa – Non voglio criticare l’Inps, ma l’idea della piattaforma che io stesso avevo presentato a Draghi nel 2021 consentiva anche un ruolo diretto delle imprese che alimentano i flussi contributivi”. I corsi di formazione proposti, inoltre, sono “slegati dai reali fabbisogni occupazionali”. Serviva “passare dall’analisi che doveva essere realizzata dall’Anpal, dall’Inap, dall’Inps, dall’Istat e poi attivare i corsi considerati necessari”. Se poi non ci sono posti di lavoro, è tutto inutile.

La piattaforma attuale “non contiene le posizioni nuove vacanti delle aziende” e questo “la trasforma in una vetrina non dinamica – insiste Tridico – Doveva invece essere alimentata anche dalle imprese che hanno già un accesso all’Inps con i flussi contributivi, bastava che attivassero anche una casella con le offerte di lavoro”.
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