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Reddito di cittadinanza, flop del portale: in Calabria 14mila ex percettori e 80 offerte di lavoro quasi tutte al Nord

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La stragrande maggioranza di persone che stanno perdendo il Reddito di cittadinanza vive al Sud, ma oltre due terzi degli annunci di lavoro offerti loro dal governo, attraverso la nuova piattaforma Siisl, sono al Nord. La piattaforma è entrata in funzione dal primo settembre, ma non sembra, come era del resto prevedibile, uno strumento davvero in grado di trovare lavoro agli occupabili. D’altronde proprio questa è l’aspetto del Reddito di cittadinanza che non ha funzionato.

Basti pensare alla nostra regione. Sono 14.384 gli ex percettori calabresi del reddito di cittadinanza iscritti alla piattaforma, ma le offerte di lavoro complessive sono soltanto 80. Un trend che è uguale in quasi tutto il Meridione. 

All’opposto regioni come il Veneto con 2. 141 famiglie che hanno detto addio al Reddito ad agosto e ben 3.700 annunci di lavoro oppure in Trentino dove l’offerta supera addirittura la domanda: 307 sono gli ex percettori di reddito mentre le offerte di lavoro presenti sul sistema sono quasi il doppio (640). In totale abbiamo 159.084 ex percettori in Italia e le offerte di lavoro totali sono 20.720. Questi i dati pubblicati dal Fatto Quotidiano.

Trovare lavoro con questi numeri se non è come vincere la lotteria poco ci manca. La legge, però, è inflessibile. Prevede che gli ex percettori seguano dei corsi di formazione per un periodo massimo di dodici mesi. Durante questo periodo riceveranno 350 euro mensili. Si avrà diritto all’assegno, però, soltanto durante il periodo di svolgimento dei corsi. Non si possono rifiutare offerte in tutto il territorio nazionale solo se sono a tempo indeterminato. Quelle a termine, invece, vanno accettate obbligatoriamente solo a meno di 80 chilometri da casa.

lacnews24.it

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