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Sull’autismo troppa ipocrisia: aiutate le famiglie lasciate sole a conquistare la loro felicità

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Giornata Mondiale per la Consapevolezza sull’Autismo. Quanta ipocrisia in quella parola: “consapevolezza”. Passano gli anni, si affastellano le giornate “blu”, ma alla piena contezza di noi genitori di persone con autismo, su cos’è e come cambia un’esistenza, corrisponde un’incoscienza assoluta di chi vive a due centimetri da noi e non si accorge nemmeno che esistiamo. La giornata stessa rischia di mostrare i tratti tipici dell’autismo: ripetitività e difficoltà di comunicare.

L’autismo, seppur scientificamente non contagioso, lo è socialmente, perché le famiglie delle persone con autismo si impregnano dell’isolamento dei propri figli, tendono a chiudersi, ad isolarsi da una società che mal sopporta le differenze. E poi a loro volta le mamme e i papà dei bambini autistici diventano amici fra loro, si frequentano, si chiudono in comunità, perché spesso considerato l’unico modo per evitare l’umiliazione di vedere qualcuno ridere del proprio figlio, di leggere il fastidio nello sguardo di chi non sopporta un comportamento “anomalo”, in pizzeria, al cinema, al bar.

https://www.repubblica.it/cronaca/2024/04/03/news/giornata_mondiale_autismo-422411825/

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