cronaca

Rivolta e incendio in una cella del carcere minorile Beccaria

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RAINEWS – “Èstato un inferno”. Descrive così Alfonso Greco, segretario regionale per la Lombardia del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, quello che è accaduto la notte scorsa, quando è scoppiato un incendio nel carcere minorile Beccaria a Milano. Una notte ad alta tensione con una rissa nata per futili motivi, che avrebbe coinvolto molti giovani detenuti. Poi, racconta Alfonso Greco, alcuni hanno appiccato il fuoco in una cella del secondo piano del penitenziario. In quelle ore erano presenti solo 4 unità di agenti di Polizia Penitenziaria, per riportare alla calma sono stati richiamati altri fuori turno. Fortunatamente viene sottolineato dal Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria della Lombardia, non ci sono stati feriti né tra i detenuti né tra il personale. I Vigili del Fuoco hanno lavorato diverse ore per domare le fiamme. Evacuate anche tre celle invase dal fumo denso. 

Su quanto accaduto è intervenuto il segretario generale del Sindacato di Polizia Penitenziaria Aldo Di Giacomo: “Non vorremmo che ad arroventare il clima, già surriscaldato, abbia contribuito la campagna scatenata contro gli agenti penitenziari per i fatti recenti”.  Il carcere Beccaria di Milano è da tempo al centro dell’attenzione per violenze su detenuti minorenni per le quali è stata aperta un’inchiesta che ha visto anche degli arresti di agenti della Polizia penitenziaria.

“Qualcuno forse si era illuso di scaricare tutto sulla polizia penitenziaria – sottolinea Aldo Di Giacomo – l’episodio è solo la nuova conferma che siamo in presenza di un istituto difficile in particolare per età e provenienza dei giovani detenuti. Senza dimenticare – ricorda infine – gli episodi di rivolta e di violenza passati provocati dagli stessi detenuti e che a Natale del 2022 fu teatro di una rocambolesca evasione durante la quale fuggirono in sette, tutti rientrati o catturati”.

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