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Didattica a distanza e assenza cronica degli studenti. Concetti chiave e strategie

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orizzontescuola.it – urly.it/38v3z

Durante la pandemia da Coronavirus, la frequenza giornaliera e il monitoraggio, quando gli studenti perdono troppa scuola o molto tempo scuola, risulta essere più essenziale che mai.
La pandemia, difatti, ha messo in luce una dura realtà: molti studenti e famiglie vivono una situazione drammatica che si ripercuote sulla didattica e sulla frequenza on-line dei propri figli.

I genitori, le mancanze e l’impatto spropositato del Coronavirus

La mancanza di uno stipendio fisso, un accesso limitato al cibo, alloggi non stabili (per via di una incapienza economica e i tanti sfratti ancora in atto), una maggiore necessità assistenza di assistenza sanitaria e l’impossibilità di risparmiare rende complicato solo avventurarci lungo il percorso della coesione sociale, dell’apprendimento per tutti e dello sviluppo culturale e sociale del nostro Paese. Il risparmio, se fosse stato possibile, avrebbe permesso di farvi ricorso dopo un’improvvisa perdita di reddito: ma non c’è stato e, principalmente, non è stato possibile. L’apprendimento a distanza ha acceso i riflettori, inoltre, sulle molte famiglie che non possiedono un computer o non dispongono di un servizio Internet di qualità (ciò avrebbe permesso ai bambini di trarre vantaggio dall’apprendimento virtuale). L’impatto sproporzionato del Coronavirus sulle comunità più disagiate è sintomatico degli effetti sulla salute a lungo termine  e sulla difficoltà di garantire l’accesso alle risorse formativa. C’è in atto un razzismo culturale (sì, un vero e proprio razzismo) e se non provvediamo ri-inneschiamo fenomeni di diseguaglianze culturali pericolosissime.

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