Vigili del fuoco

Cerimonia di premiazione dei vincitori della seconda edizione del Concorso Letterario dedicato alla memoria dei vigili del fuoco caduti in servizio

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CORPO NAZIONALE VIGILI DEL FUOCO

Dopo il successo dell’edizione del 2020 si è conclusa la seconda edizione del Concorso Letterario Nazionale dedicato ai Vigili del Fuoco caduti in servizio. La cerimonia di premiazione si è svolta mercoledì 15 dicembre nell’aula magna dell’ISA, alla presenza del Capo del Corpo ing. Guido Parisi, del vicario del Direttore Centrale della DCPST Michele Mazzaro, del Direttore dell’Isa ing. Diaferio e della Commissione di Valutazione. Presente anche il Dott. Di Pietro, Vice presidente dell’Ona. Ai discorsi delle autorità che hanno partecipato all’evento si sono alternati i brani musicali del gruppo ensemble dei maestri della banda del Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco. La proiezione di un video ha accompagnato la lettura drammatizzata del testo vincitore.
Ha condotto la kermesse l’ing. Giogio Alocci.
Durante la premiazione è stata presentata l’Antologia del premio: “Oltre il confine della paura: trentatré storie di resilienza”, una raccolta dei migliori racconti presentati a questa edizione del premio.
La Commissione di Valutazione ha valutato collegialmente gli elaborati pervenuti eleggendo tre vincitori e tre menzioni speciali.

Primo premio a: Matteo Caporioni per il racconto “Il Monumento”.
Motivazioni: Il premio viene conferito per la peculiare originalità del racconto che vede soggetto narratore e protagonista un monumento dedicato ad un vigile del fuoco, mirabile esempio di coraggio e abnegazione che gli costò la vita in una impegnativa operazione di salvataggio di spettatori, messi in grave pericolo da un improvviso incendio in un teatro. La sequenza degli eventi, dei pensieri e delle emozioni, intrisa della paura e del coraggio di un vigile del fuoco addetto alla sicurezza della rappresentazione teatrale, è narrata con ritmi intensi, incalzanti, degni di un film d’azione. Quell’uomo, quell’eroe, quel “pompiere”, protagonista dell’episodio raccontato, purtroppo non c’è più, ma c’è un bel monumento in una piazza cittadina, tra colombelle in volo e bambini che giocano, a ricordare quello che hanno fatto, in un glorioso passato, che fanno ogni giorno senza clamore e che faranno anche domani, al servizio della collettività, i nostri amati vigili del fuoco.

Secondo premio a: Luigi Pipitone per il racconto “Lo Stato deve vincere: una normativa da rivedere”.
Motivazioni: Il premio viene conferito per l’originalità con cui l’autore affronta l’analisi della condizione umana e in particolare sugli elementi di forza e debolezza, vizi e virtù, coraggio e paura che presenti in maggiore o minore misura concorrono a definire l’animo di ciascun individuo, così come di ogni vigile del fuoco. La paura che avvolge il protagonista non è il timore della morte o del dolore fisico, avversari che un vigile del fuoco è ben addestrato ad affrontare, ma il panico che si impadronisce di te quando sei solo e inerme di fronte a nemici invisibili ma potenti, non tutelato da quelle stesse leggi che hai giurato di difendere. Un linguaggio fluido ed incalzante che denota una particolare attitudine alla scrittura dell’autore.

Terzo premio a: Andrea Angelini per il racconto “Io sono solo un bambino”.
Motivazioni: Si legge d’un fiato il racconto “Io sono solo un bambino” perché è fresco, sincero come acqua sorgiva. Un inizio tranquillo, felice, come una simpatica scampagnata senza problemi e senza impegni di colpo si traduce in una tragedia, quella del Mottarone. L’atmosfera lieve e sognante si trasforma all’improvviso nell’incubo dello scivolare violento ed incontrollato della cabina verso il pilone fino allo schianto sul terreno roccioso. E sono gli occhi di un bambino a guidarci in questa caduta, con poche semplici parole. Sarà suo padre a salvargli la vita a costo della sua. Quel sacrificio lo accomuna a tanti che con una divisa indosso hanno messo in gioco la loro vita per salvare quella degli altri in maniera silenziosa, quasi nascosta, in nome di una fratellanza umana che va oltre lo spazio ed il tempo.

Menzione Speciale a: Daniele Panza per l’originalità del racconto “L’eterno fuoco dell’arte”.
Motivazioni: Inventare storie è un’operazione che si può fare a diversi livelli di profondità, senza che un livello sia migliore, o più giusto, dell’altro. L’eterno fuoco dell’arte ha saputo cogliere e restituire l’essenza universale di una storia intima e personale attraverso uno sguardo originale e denso di emozioni.

Menzione Speciale a: Stefano Melmeluzzi per il valore narrativo del racconto “Il viaggio”. Motivazioni: L’autore riflette sull’importanza della scelta consapevole di una professione particolare come quella del vigile del fuoco che implica una forte motivazione ed un’adesione totale allo “spirito del Corpo”. Il viaggio a cui rimanda il titolo dell’opera è un percorso di sofferenza che il protagonista intraprende nel tentativo di realizzare il sogno paterno ovvero quello di vedere il proprio figlio diventare un vigile del fuoco. Vittima del ricatto affettivo, il protagonista giungerà alla liberazione solo dopo la coraggiosa accettazione dei propri limiti e la conseguente affermazione della propria personalità.

Menzione Speciale a: Andrea Capalbo per la forma e lo stile del racconto “La Confessione”.
Motivazioni: Identificare il contenuto di cui si vuol parlare in un racconto, è solo l’inizio. Il resto riguarda il punto di vista, la scelta delle parole, del tono di voce, il rapporto tra testo e contesto, le riflessioni… in poche parole: lo stile nella scrittura. La Confessione è un racconto sorprendente. L’uso che l’autore ne fa dello stile è la sua cifra. Un uso sapiente volto a sorprendere con originalità e cinica intelligenza, trasmettendo emozioni profonde spesso difficili da spiegare.

Un riconoscimento particolare va al talento e all’estro creativo del vigile del fuoco Alberto Celeste per aver saputo utilizzare in modo efficace gli elementi del linguaggio visivo riuscendo a trasmettere, attraverso le sue illustrazioni, il messaggio contenuto nei racconti raccolti nell’Antologia.

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