cronaca

La Cei dopo il voto: “Agire al servizio di tutti, soprattutto per i più deboli e meno garantiti”

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Aurne chiuse, tra le reazioni di queste ultime ore sul risultato elettorale, la voce della Cei, la Conferenza episcopale italiana, non poteva mancare. In una nota diffusa oggi, il suo presidente, il cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna, ricorda ai vincitori delle elezioni, agli eletti nel nuovo Parlamento e al governo che si andrà a formare che la politica deve agire “al servizio di tutti, a cominciare dai più deboli e meno garantiti”. Una raccomandazione non banale, non di circostanza, ma che segna il livello di attenzione che la Chiesa italiana mostrerà nei prossimi mesi alle scelte della politica e delle istituzioni. Non con i toni e le modalità conosciute in passato (quelli della Chiesa “interventista” di Camillo Ruini, per intendersi), la Chiesa che arrivava a svolgere una pesante moral suasion nei voti parlamentari, condizionando le scelte del governo. Al contrario, la Chiesa di Francesco, e della Cei a guida Zuppi, si mostrerà attenta all’azione dell’esecutivo, alle risposte che saprà offrire ai bisogni delle persone, disposta a intervenire “con severità, se occorre”. Quel che è certo, chiarisce il presidente della Conferenza episcopale italiana, è che la Chiesa “continuerà a indicare […] il bene comune e non l’interesse personale, la difesa dei diritti inviolabili della persona e della comunità”. – (rainews.it)

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