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Presentato presso l’Ambasciata del Messico a Roma “Fuego que no muere”, il libro di Claudia Marcucetti Pascoli costruito intorno alla figura di Tina Modotti, grande artista del XX Secolo.

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GIORGIO BOTTARI

Anche Il Faro è stato rappresentato all’incontro del 27 gennaio scorso, dedicato al libro “Fuego que no muere” di Claudia Marcucetti Pascoli, scelto ad inaugurare per primo l’anno 2023 presso l’Ambasciata del Messico in Italia, salutato dallo stesso ambasciatore Carlos Garcia de Alba, che ha voluto una volta di più sottolineare con fervore la vicinanza tra i popoli di Italia e Messico ed il suo impegno a collaborare con chi vorrà essere ospite attivo dell’Ambasciata e delle sue varie iniziative, partendo anchedalla cultura; in questa occasione è intervenuto anche l’altro ambasciatore del Messico, presso la Santa Sede, il “maestro” Alberto Medardo Barranco Chavarrìa , che ha voluto dare un inquadramento storico culturale e della società messicana e dell’epoca in cui il romanzo è inserito.

Il romanzo prende le mosse dalla prematura morte, avvenuta a Città del Messico il 5 gennaio del 1942, della grande fotografa Tina Modotti, attrice e modella, femminista “ante litteram” attivista comunista italiana del XX secolo, ma soprattutto donna libera e innovativa, al culmine di una vita vissuta intensamente tra Europa, Stati Uniti e Messico. Attraverso le pagine del libro il lettore si troverà ad immergersi in una storia viva in cui i personaggi storici (Tina, Vittorio Vidali, Frida Kahlo, Diego Rivera…) riprendono vita accanto a quelli immaginari.

Dopo un’ampia introduzione della giornalista Valentina Alazraki, è stata la stessa autriceMarcucetti Pascoli a parlarci del suo nuovo lavoro, un racconto in cui la rigorosa investigazione storica si fonde con la fiction, che si sviluppa attraverso un sinuoso cammino in cui le passioni si convertono in ossessioni, con risvolti drammatici e forti emozioni. Tre passi dell’opera sono stati fatti assaporare da un’altra donna italo – messicana, l’attrice Silvia Carusillo, e in questi abbiamo potuto muovere i primi passi in questo grande affresco di un secolo passato riportato al presente.

A 35 anni di distanza della biografia “Tinissima” di Elena Poliatowska, abbiamo ora non solo un testo dedicato all’iconica Modotti ma il ritratto vivo di un’epoca pur lontana da noi nel tempo e nello spazio, vivacemente rappresentata con spessore e ricchezza di introspezione psicologica dei personaggi, che prende forma capitolo dopo capitolo attraverso la descrizione delle stesse opere della grande fotografa.

Un autentico “fuego que no muere” dunque, riportando le parole scelte da Pablo Neruda nella poesia dedicata all’amica e compagna nella lotta, in cui l’arte e l’impegno sociale proseguono ben oltre la fama internazionale che le tributarono i suoi tempi.

“Fuego que no muere”, edito da Planeta México, è disponibile in lingua spagnola, a breve anche in italiano.

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