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La violenza di Israele e il silenzio del mondo

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Poi ha aggiunto: «Non sarà l’ultima». La violenza chiama altra violenza nella spirale senza fine del conflitto israelo-palestinese, che si consuma ormai nel più totale silenzio della Comunità Internazionale. Nessuno condanna, nessuno si indigna. Parlano ormai solo le armi, anche se tutti sono d’accordo sul fatto che nessuna soluzione militare è possibile, mentre non si vede all’orizzonte alcuna soluzione politica. Israele così ha mano libera e la risposta è la rappresaglia. Entra nelle città palestinesi da mesi, cerca terroristi per arrestarli o meglio per ucciderli e insieme a loro cadono bambini, donne, anziani. L’anno scorso la conta dei morti si è fermata a 250. Quest’anno in soli sei mesi siamo già a 170.

ecodibergamo.it

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