cronaca

Stranieri reclutati nel centro di accoglienza e sfruttati a 5 euro l’ora nei campi: 5 arresti

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Guadagnavano in media 5 euro l’ora per lavorare dalle 8 alle 10 ore al giorno in almeno 12 aziende agricole dell’hinterland di Cagliari: raccoglievano carciofi e altri ortaggi in piccoli appezzamenti di terra, ma venivano impiegati anche nei vigneti nelle operazione più umili e più faticose. A volte dovevano provvedere anche a procurarsi i pasti per la giornata.

Sono oltre 50 i migranti, reclutati necentro di accoglienza straordinaria (C.A.S.) di Monastir (Cagliari) e sfruttutati nelle campagne dall’organizzazione criminale smantellata, questa mattina all’alba, dalla Squadra Mobile del capoluogo sardo. Gli agenti hanno eseguito cinque fermi a carico di altrettanti cittadini pakistani, residenti a Cagliari, tutti con permesso di soggiorno. Sono indagati per aver costituito e organizzato un’associazione a delinquere finalizzata all’intermediazione illecita e allo sfruttamento del lavoro nero, con violazione dei contratti nazionali e delle norme sulla sicurezza del lavoro.

Si tratta di uomini di età compresa  tra i 25 e i 43 anni. Due di loro vivevano a Donori, altri due a Settimo San Pietro, mentre il quinto era ospite del Centro di accoglienza di Monastir. Denunciati dalla polizia altri due pakistani sorpresi mentre portavano i migranti a lavorare nei campi con dei furgoni. Dodici le aziende agricole finite sotto indagine, con titolari e dipendenti, per sfruttamento del lavoro nero. 

Nell’operazione sono stati impegnati complessivamente 60 uomini della Squadra Mobile, del Reparto Prevenzione Crimine di Abbasanta e del Reparto Mobile di Cagliari.

rainews

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