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Per Pnrr e Pnc i nodi arrivano al pettine *

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I nodi sulla realizzazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e del Piano nazionale complementare (Pnc) iniziano a venire al pettine. Le prime avvisaglie si sono avute a giugno con la relazione al Parlamento sullo stato di attuazione del Pnrr, in cui sono evidenziate diverse criticità. Il rischio è che le difficoltà riscontrate nella fase di realizzazione dei progetti denotino una impreparazione strutturale dei soggetti titolari e attuatori a portare a termine gli interventi nei tempi prestabiliti. La Commissione europea già intravede per l’Italia un crescente rischio di ritardi: se continuassero ad accumularsi, i progetti non potrebbero essere completati entro la data prevista del 2026.

Nella prima fase, hanno prevalso i traguardi che consistevano nell’approvazione di norme primarie e secondarie utili a creare le condizioni per la realizzazione degli interventi entro la fine del 2026, anche sotto forma di semplificazioni delle procedure ordinarie.

Successivamente, sono arrivate le scadenze sugli obiettivi quantitativi, in alcuni casi intermedi rispetto a quello finale da raggiungere successivamente.

LAVOCE.INFO

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