cronaca

Il Nobel della Fisica Serge Haroche: “La ricerca ha bisogno di libertà”

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“Non dobbiamo perdere l’impeto originario. Ricordiamoci che la scienza moderna è nata in Europa, con Galileo, Cartesio, Newton…”. Serge Haroche è un fisico francese, ha vinto il Nobel della Fisica nel 2012 ed è uno di quegli scienziati che ha il dono di farsi capire, anche se i suoi studi e i suoi esperimenti condotti nella dimensione quantistica sono al limite della nostra ragione corrente. E in più ama condividere le proprie riflessioni sulla ricerca e sul futuro: agli antipodi dello stereotipo dello studioso egocentrico e afasico, Haroche considera l’insieme delle discipline che chiamiamo sbrigativamente scienza come un’avventura collettiva.

Senza una fine identificabile. Ecco perché sarà entusiasmante ascoltarlo il 12 ottobre, nella serata inaugurale del Festival di Salute, intervistato dal direttore de la Repubblica e direttore editoriale del Gruppo Gedi, Maurizio Molinari, insieme con il direttore scientifico dell’Irccs Ospedale san Raffaele di Milano, Gianvito Martino.

LA REPUBBLICA

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