La notte porta consiglio
NUNZIA FASANO
Il sogno come diceva Freud è la Via Reggia ed è ancora, dopo tanto tempo, quello che si analizza all’interno di ogni Relazione terapeutica.
Il sogno ci mostra il nostro mondo interno, esterno, i nostri ricordi, la nostra storia e quella dei nostri antenati. A volte, ci parla con un linguaggio che fa male, che appare illogico, o che lascia un senso di felicità. Segnano la nostra vita, infatti ed alcuni possono aiutare a prendere decisioni importanti però essendo grandi doni, non vogliono essere banalizzati o trattati male.
Perché sogniamo?
Dopo tanti anni di lavoro terapeutico, ma anche facendo attenzione ai sogni personali, di amici e familiari, quello che ho notato è che i sogni ci aiutano a vivere meglio la nostra vita; i ritmi circadiani ci aiutano a poter
restare in salute e quindi a prevenire vari disagi mentre prestare attenzione ai sogni ci permette di visualizzare quelle situazioni che stiamo vivendo e di cui non ci rendiamo conto.
Esistono sogni collettivi, anticipatori, sogni di varia natura ma quello che bisognerebbe chiedersi, è se ci si rende conto di avere a disposizione un mondo intero che attraverso il sogno si svela, portandoci a vedere parti di noi inusuali, ricordi che affiorano e molto di più. Analizzare è tradurre un linguaggio che appare illogico ed accorgersi invece che nelle sue comunicazioni ci aiuta a capire dove stiamo andando.
Se si ha il desiderio di avere una relazione con i propri sogni, consiglio di mettere sul comodino un quaderno e una penna per scrivere e prima di addormentarci chiedere al sogno di arrivare e farlo per qualche mese. Anche le persone che sostengono di non sognare avranno la sorpresa, provateci e fateci sapere. Buon
sogno a tutti.