Stati Uniti: critiche a Israele per la guerra a Gaza, ma senza interrompere la vendita di armi
Le critiche Usa nei confronti dell’operazione militare a Gaza non hanno impedito all’amministrazione Biden di continuare a fornire le armi a Israele con un espediente che consente la vendita, aggirando il via libera del Congresso.
I negoziati per il cessate il fuoco a Gaza sono sospesi sino alla prossima settimana. L’annuncio ha posto fine alla speranza di una tregua prima dell’inizio del mese sacro del Ramadan. Israele continua a ribadire la sua posizione: la guerra prosegue sino all’eliminazione del “regime scellerato di Hamas, il recupero degli ostaggi e la rimozione di nuove minacce da Gaza su Israele”.
Netanyahu: “Combatteremo anche a Rafah”
Rafah, la città al sud della Striscia, che ospita 1.500.000 sfollati palestinesi, non sarà risparmiata: ”Il nostro esercito – ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu – combatterà contro le milizie di Hamas, anche a Rafah. Rafah è l’ultima roccaforte di Hamas. Chi ci dice di non agire là, ci chiede di perdere la guerra. Questo non avverrà”.
Le armi fornite dagli Stati Uniti a Israele
Le operazioni militari di Israele a Gaza stanno sollevando un’ondata di proteste internazionali. Gli Stati Uniti hanno criticato l’offensiva che sta producendo una crisi umanitaria senza precedenti.