cronaca

Il piccolo Ryan caduto nel pozzo rivede la luce

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ANSA.it – Il lieto fine è a pochi metri, per il piccolo Ryan caduto in un pozzo non si è mai spenta la speranza.

Una storia che ricorda quella di Alfredino Rampi e delle notti di Vermicino: si torna indietro a quelle giornate di giugno del 1981, alle porte di Roma, con la prima grande diretta tv che tenne sveglia l’Italia del presidente Pertini.

Imad Fahmi, della squadra dei soccorritori è quello che si è avvicinato di più, scendendo fino a 25 metri. Lo ha sentito respirare e piangere, ma non è riuscito a scendere oltre. Intanto si scavava senza sosta, notte e giorno. Le immagini che le telecamere dei soccorritori sono riuscite a riprendere mostrava Ryan accovacciato nel fango. Un’onda emotiva travolge il web. Dopo due giorni e due notti di lavoro senza sosta, a 48 ore dalla caduta di Ryan, si è aperto uno spiraglio di ottimismo. “Siamo a oltre 22 metri di profondità, dovremmo farcela nelle prossime ore”, ha detto il capo squadra. L’ambulanza sul posto, l’elicottero poco distante. In tarda serata le ruspe sono ferme, si scava la galleria sotterranea e Ryan è a un soffio dalla luce.

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