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Meditazione del Nervo Vago

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NUNZIA FASANO

Lasciate che la vostra reazione nel leggere il titolo di questo articolo vi risuoni come una musica inaspettata in un luogo silenzioso. Aspettate qualche istante e poi provate a dare voce all’ accaduto interno, quali pensieri vi hanno attraversato? Ora tornate con me a cercare di capire come possiamo conciliare aspetti apparentemente distinti concettualmente e accogliamone la sfida. Di meditazione ormai ne sappiamo moltissimo dell’importanza per la nostra saluta psicofisica ancora di più. E allora perchè un’altra meditazione del nervo vago dovrebbe portare beneficio? Che cos’è e perché allenarci?  Posso provare a rispondervi come esperienza personale e professionale.

Partiamo.

Visualizziamo  il nervo vago e il suo significato, viene dal latino vagus, che significa errante, vagabondo, indefinito. Visualizziamo,  dove si trova? In quella zona di passaggio tra il cervello e il midollo spinale, nella nuca, dividendosi in destro e sinistro scende lungo il collo, il torace, l’addome.

Radicandosi e innervando con le sue lunghe radici la grande parte degli organi che incontra. Regolando le attività dei muscoli palatini, faringei, laringei, della parte alta dell’ esofago e di alcuni

Muscoli della bocca, del cuore, del fegato, dello stomaco, dell’intestino tenue e di altri distretti corporei addominali, tranne le ghiandole surrenali e le sudoripare. Quindi visualizziamolo come

Una parte di noi vagabonda che ci attraversa e che può regolare sia le  attività muscolari come il deglutire  e la fonazione, sia attività metaboliche come la produzione di succo gastrico e funzionali

come la frequenza cardiaca e la peristalsi intestinale. La nostra parte errante, costituisce una parte autonoma del nostro sistema nervoso, quella neurovegetativa. La parte che si occupa di quelle funzioni biologiche , che sono alla base del nostro essere al mondo. Continuando la nostra meditazione possiamo visualizzare, questa parte di noi che si prende cura dei nostri bisogni primari, ci sostiene saggiamente sa quando farci produrre succo gastrico, quando farci sudare, quale ritmo del nostro cuore per rallentare e poi ripartire è potremmo dire colui che ci conosce più di noi … che ci conduce alla stessa finalità in senso lato della meditazione quella capacità detta Calma.

Nunzia Fasano psicologa psicoterapeuta del trauma E.M.D.R

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