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Manovra: Ponte sullo Stretto, pensioni o tasse? Ecco a cosa dovrà rinunciare il Governo

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– Il rebusdella Manovra diventa sempre più complicato. La resa dei conti fra governo e partiti di maggioranza è in programma per mercoledì prossimo. Un appuntamento deciso dalla premier Giorgia Meloni per serrare le file e, soprattutto, per far capire alle forze politiche del Centrodestra che la prossima Legge di Stabilità non potrà accontentare tutti.

La Manovra e la stangata per le famiglie italiane – Il problema è che, con le risorse (poche) c’è il rischio concreto che scontenti tutti. Al momento, secondo gli ultimi numeri che circolano al Mef, per fare fronte alle richieste sul tavolo occorrerebbero non meno di 35 miliardi. Mentre in cassa, al momento, ce ne sarebbero appena una decina.

L’offensiva di Forza Italia – Fra i più attivi, negli ultimi giorni, ci sono stati gli esponenti azzurri, guidati dal vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. Due i capitoli sui quali Forza Italia continua a insistere. Il primo è l’aumento delle pensioni minime da 600 a 700 euro. Un’operazione che però costerebbe all’esecutivo circa 4 miliardi di euro. La richiesta numero due riguarda invece la tassa sugli extraprofitti delle banche, che Forza Italia continua a contestare e Fratelli d’Italia a difendere. Se passassero i quattro emendamenti sulla deducibilità e sui piccoli istituti, preparati dagli uomini di Tajani, potrebbe mancare all’appello almeno uno dei due miliardi e mezzo previsti per il 2024.

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